martedì 17 maggio 2011

YOGA DELLA NUTRIZIONE


“Il pasto è una cerimonia magica, grazie alla quale il nutrimento si deve trasformare in salute, in energia, in amore, in luce”
Questa è l’essenza del libro scritto dal Maestro bulgaro, Omraam Mikhael Aivanhov, che ci introduce allo Hrani yoga, lo yoga della nutrizione (in bulgaro “hrani” significa nutrimento). Si tratta di un atteggiamento nei confronti del cibo che rivela il senso alchemico della nutrizione. I pasti diventano un momento di lavoro spirituale in cui oltre a nutrire il corpo si nutre anche lo spirito. Oggi si tende a mangiare in fretta, in posti affollati, tra il rumore, magari discutendo anche, dissociando il pensiero dalla nostra azione in quel momento.
“Se si mangia in modo meccanico, inconsapevole, facendo gesti rapidi, bruschi, inghiottendo piuttosto che masticando, lasciando che nella mente e nel cuore si agitino pensieri e sentimenti caotici, forse anche litigando con qualcuno, l’organismo è turbato in tutte le sue funzioni: nessun processo si svolge più correttamente, né la respirazione né la circolazione né la digestione né le secrezioni né l’eliminazione delle tossine. Migliaia di persone si ammalano in questo modo, senza sapere che i propri mali provengono dal loro modo di nutrirsi”… 
E allora come bisogna mangiare? Prima di tutto bisogna mettersi nelle migliori delle condizioni prima dell’assunzione del cibo, magari lavarsi le mani prima, e poi, nel silenzio (niente TV!) gustare il cibo, magari offrendo una breve preghiera in segno di gratitudine a ciò che la Natura ci ha donato. Fermare la mente dalle mille preoccupazioni ed ansie e mettersi in uno stato psichico adeguato per favorire una sana assunzione. Il primo boccone si mastica più lungo possibile, con consapevolezza, finchè scompare nella bocca senza nemmeno deglutirlo.
“Lo stato in cui si prende il primo boccone è estremamente importante. Bisogna dunque prepararsi a farlo nelle migliori disposizioni possibili, in quanto è proprio quel primo boccone che mette in moto interiormente tutti gli ingranaggi. Se iniziate in uno stato armonioso, tutto il resto avverrà armoniosamente.
È anche molto importante masticare bene, perché favorisce la digestione, certo, ma anche per un’altra ragione importantissima: la bocca, che è la prima a ricevere il cibo, è il laboratorio essenziale, in quanto è il più spirituale.
La bocca svolge su un altro piano il ruolo di un vero e proprio stomaco; essa assorbe le particelle eteriche del cibo, le energie più fini e più potenti, e sono i materiali grossolani ad essere in seguito inviati nello stomaco. La bocca contiene degli apparecchi estremamente perfezionati, delle ghiandole situate sopra e sotto la lingua, le quali sono incaricate di un lavoro speciale: captare le particelle eteriche del cibo. Quante volte ne avete già fatto l’esperienza! Stavate quasi morendo di fame, eravate quasi esanimi, e avete cominciato a mangiare… Sin dai primi bocconi, ancor prima che il cibo fosse stato digerito, vi siete sentiti ristabiliti, rinvigoriti. Come è potuto avvenire così rapidamente? Grazie alla bocca l’organismo ha subito assorbito delle energie straordinarie. “

Il cibo è impregnato di tutte le energie del cosmo che possono essere captate tramite la nostra attitudine e il nostro pensiero. Col pensiero l’uomo è in grado di estrarre dal cibo particelle sottili, luminose, che l’uomo introietta mangiando. La scienza contemporanea parla della fissione dell’atomo. Mangiare delle energie contenute nel cibo con consapevolezza ci porta alla loro assimilazione, su tutti piani, con una conseguente trasformazione, seppure molto lenta. Si aggiungeranno altri significati, altre conoscenze. Apparentemente mangiate come tutti gli altri ma in realtà ci sarà un’enorme differenza, “ enorme quanto quella esistente fra la terra e il Cielo”.
“L’energia solare è condensata nei frutti e negli ortaggi che ci servono da alimento. Bisogna sapere quindi come estrarre quest’energia, per inviarla a tutti quei centri che si trovano in noi, e che ne cureranno la distribuzione. Ma ciò è possibile solo tramite il pensiero cosciente, concentrato sul cibo, e capace di schiuderlo, per liberarne l’energia imprigionata.”
Aivanhov consiglia di non alzarsi subito da tavola per andare a lavorare o a fare altre attività.
“Appena finito di mangiare, rimanete calmi un momento facendo qualche respirazione profonda che consentirà una migliore distribuzione delle energie nell’organismo; vi sentirete così estremamente disponibili per riprendere ogni tipo di attività.Non è sufficiente iniziare bene il pasto; bisogna anche terminarlo nel miglior modo possibile, per dare un buon avvio ai diversi lavori che vi attendono”
I molto impegni quotidiani non devono essere un pretesto per non dare un minimo carattere di spiritualità alla vostra vita. Il Maestro bulgaro afferma che proprio in quel gesto quotidiano possiamo trovare una via per comunicare con il divino per cui la nutrizione può essere meditazione.
“ Il corpo fisico deve diventare capace di esprimere le qualità dello spirito. Mangiando coscientemente, con amore e riconoscenza, estraiamo dal cibo i migliori elementi per costruire il nostro corpo”
Tutti abbiamo l’occasione di fare un esercizio di armonizzazione di tutte le nostre cellule apportando un stato di salute e  soprattutto di benessere ma come dice O.M. Aivanhov:
“La maggior parte degli uomini non si rende conto che le più piccole attività della vita quotidiana hanno un’enorme importanza. Come far capire che i pasti possono essere l’occasione per sviluppare l’intelligenza, l’amore e la volontà?”

Citazioni : Lo Yoga della Nutrizione di Omraam Mikhael Aivanhov . Edizioni Prosveta