sabato 26 novembre 2011

BUTTER TARTS


Le "butter tarts" sono tipicamente canadesi importate dagli immigranti scozzesi. Sembra che ci sia un dolce simile nella Scozia denominato “ Eccefechan butter tarts”, dal nome del paese in cui sono nati. Sono molto diffusi nelle province di Ontario e di Nuova Scozia, entrambe meta di molti immigranti Scozzesi. 
BUTTER TARTS
Tartellette al burro

Ingredienti: 12 tartellette
Pasta frolla:
230 g farina
½ cucchiaino sale
130 g burro
1 cucchiaio zucchero
1 uovo
1 cucchiaino aceto bianco
30 ml acqua ghiacciata

Farcia:
1 uovo
80 g zucchero da canna
120 ml dark corn syrup*
125 g  burro fuso
½ cucchiaino sale
1 cucchiaino estratto di vaniglia
120 g uva sultanina

Su una spianatoia tagliate con un coltello il burro con la farina ed il sale fino ad ottenere un impasto granuloso oppure frullate in un robot da cucina. Unitevi lo zucchero e mescolate.

In una ciotola sbattete l’uovo, l’aceto bianco e l’acqua. Amalgamate quest’ultimo composto a quello della farina ed impastate velocemente per 3 minuti. Formate una palla e lasciatela riposare per 1 ora a temperatura ambiente.
Poi stendete la pasta in una sfoglia sottile e ricavate dei dischetti dal diametro di 10 cm e dallo spessore di 3-4 mm. Sistemateli nello stampo per muffins leggermente unto. Coprite lo stampo con una pellicola e ponetelo nel frigo per 30-40 minuti.

Nel frattempo preparate il ripieno. Sbattete leggermente l’uovo e sempre mescolando aggiungete lo zucchero ed il corn syrup. Incorporate l’aceto, il sale, l’estratto di vaniglia, il burro fuso ed infine l’uva sultanina che è stata precedentemente messa in ammollo in acqua tiepida per 10 minuti, strizzata e scolata.
Versate il ripieno su ogni singola sfoglia, riempiendola per trequarti. Cuocete a forno preriscaldato a 175° per circa 15-20 minuti finchè il ripieno sarà gonfio.

Lasciate raffreddate le tartellette prima di rimuoverle dalla teglia

 potete fare il “corn syrup" in casa o sostituirlo (visionate barra menù “Ingredienti produrli e sostituirli” alla homepage).


servizio fotografico: Stefano Vensi