sabato 30 luglio 2011

CHOCOLATE ICE CREAM SANDWICHES

Il gelato nasce nel 3000 a.C. in China e fu portato in Europa, servito nelle corti della Francia e dell’Italia, nel XIII secolo. Giunse nella Gran Bretagna alla fine del XVII secolo. Successivamente l”iced cream” venne importato nel Nuovo Mondo.

Nel tempo, l’arte di fare il gelato fu perfezionata dagli Italiani e dagli Americani. Così "l'ice cream sandwich” nasce nel Nuovo Mondo alla fine del 1800. Inizialmente il gelato fu posto tra due fette di torta al cioccolato, poi sostituite con biscotti all’avena o quelli con le gocce di cioccolato. L’ultima versione è quella tra due “biscotti” al cioccolato farciti con il gelato alla vaniglia, gusto molto popolare nell’America del Nord.

Nutrienti, pratici e buonissimi…..
CHOCOLATE ICE CREAM SANDWICHES
Tramezzini di cioccolato con gelato alla vaniglia

Ingredienti: per 10 sandwiches

50 g burro fuso
50 ml olio di girasole
120 g zucchero di canna
1 uovo
1 cucchiaino essenza di vaniglia
60 g farina di riso
80 g farina
35 g cacao in polvere
1 cucchiaino lievito  in polvere per dolci
un pizzico di sale

Ripieno: 500 g gelato

In una ciotola setacciate le farina, il cacao, il lievito ed il sale; mescolate e mettete da parte.

In un’altra terrina mescolate il burro e l’olio. Aggiungete lo zucchero e con un sbattitore elettrico montate a crema il composto per 2-3 minuti. Incorporatevi  l’uovo. Aggiungete gli ingredienti asciutti e sbattete a velocità bassa. Quando la pasta sarà raccolta, formate una palla e mettetela in frigo, avvolta con la pellicola trasparente, per almeno un’ora.

Poi stendere la pasta in un sfoglia, spessa 4mm. Adoperando un tagliabiscotto ricavate delle forme di biscotti. Bucherellate l’intera superficie dei biscotti con la punta di una forchetta. Disponeteli su una placca da forno. Infornate a 180° per 8 minuti. Rimuoveteli da forno e fateli raffreddare su una gratella per dolci.

Per il ripieno, stendete il gelato semi-morbido in una teglia 22cm x 29cm foderata con la pellicola trasparente. Livellellatelo omogeneamente e ponete la teglia in freezer per almeno tre ore.
Togliete il blocco di gelato dalla teglia aiutandovi con i bordi della pellicola. Usate le stesse formine precedentemente adoperate per i biscotti e tagliate il gelato. Adagiate la forma di gelato sulla parte non buccherellata del biscotto. Coprite con un altro biscotto, con la parte bucherellata verso l’alto. Mettete il sandwich in freezer avvolto con la pellicola trasparente.
Gli “ice cream sandwiches” possono essere conservati in freezer per una settimana.

Servizio fotografico: Stefano Vensi

venerdì 22 luglio 2011

WHITE VANILLA CHEESECAKE PIE

La cheesecake nasce nell’antica Grecia più di 4,000 anni fa nell’isola di Samos. Originariamente veniva servita agli atleti prima delle gare olimpiche. Quando i Romani conquistarono la Grecia, questo dolce fu introdotto nella loro cucina. L’espansione romana diffuse la cheesecake nel resto d’Europa. Arrivò poi nel Nuovo Mondo con le varie immigrazioni.
Ovviamente ogni paese diede la sua versione originale di questo dolce adoperando gli specifici ingredienti locali della propria cultura.

Ci sono due tipi di cheesecake: quelle in cui il ripieno è cotto in forno (baked) e quelle in cui il ripieno è semplicemenete versato sulla base e poi il dolce è posto in frigorifero (unbaked).

Per questo splendido weekend Vi propongo la WHITE VANILLA CHEESECAKE, dal ripieno bianchissimo, ma il dolce si presenta coloratissimo per i contrasti di colori.  Ha un sapore delicato ma deciso.
WHITE VANILLA CHEESECAKE PIE
Cheesecake Bianca alla Vaniglia

Ingredienti: per una torta di 22 cm di diametro
Base:
250 g biscotti al cioccolato, sbriciolati
100 g burro
½ cucchiaino cannella

Farcitura:
110 ml latte
½ bustina gelatina in polvere
450 g formaggio cremoso
100 g zucchero
200 ml panna
1 cucchiaio estratto di vaniglia
150 g yogurt alla vaniglia

Guarnizione:
300 g ciliegie
130 g zucchero
100 ml acqua
1 cucchiaino gelatina in polvere
1 cucchiaio succo di limone
1 cucchiao kirsch (optional)

Per la base: Mescolate molto bene i biscotti sbriciolati con il burro fuso e la cannella. Disponete l’impasto nella tortiera, schiacciando sul fondo e lungo i bordi. Fate cuocere in forno a 170° per 10 minuti. Rimuovete la base dal forno e fatela raffreddare.

Per la farcitura: In una casseruola riscaldate il latte finchè sarà appena tiepido. Togliete dalla fiamma e stemperate la gelatina in polvere in una ciotola.

In una grande terrina montate a crema il formaggio, lo zucchero e la vanillina. Aggiungetevi lo yogurt e mescolate. Delicatemente incorporate la panna montata molto ferma. Amalgamate, ma non troppo. Incorporate il latte in cui avete stemperato la gelatina. Mescolate affinchè il composto sarà cremoso, ma non mescolate più del necessario. Versate il composto nella base e mettete in frigo per fare addensare il ripieno.

Nel frattempo preparate la guarnizione. Snocciolate le ciliege e mettetele in una casseruola su fiamma media  per 15 minuti. Aggiungetevi l’acqua e portate ad ebollizione. Nel frattempo prelevate qualche cucchiaio di questo liquido per stemperare la gelatina. Quando il composto di ciliegie incomincia a bollire,  unitevi lo zucchero, il succo di limone ed il kirsch. Abbassate la fiamma e fate sobbollire per 2-3 minuti, a seconda della consistenza che preferite. Togliete dalla fiamma e fate intiepedire, mescolando spesso. Versate sul ripieno della torta e mettete in frigo 3-4 ore prima di servire.

Avendo i bordi laterali ci chiederemo: è una cheesecake oppure una pie?

Servizio fotografico: Stefano Vensi

domenica 17 luglio 2011

COCONUT ICEBOX COOKIES

I “cookies” giunsero nel XVII secolo nell’ America del Nord dove furono creati diversi impasti e modalità di preparazione. I biscotti che oggi vi propongo sono chiamati “icebox cookies” perché l’impasto, arrotolato e avvolto con una pellicola, si mette nel freezer a congelare e si tira fuori quando serve. Poi si affettano e si infornano……..tagliati, cotti e mangiati!
COCONUT ICEBOX COOKIES
Biscotti al cocco da freezer

Ingredienti: per biscotti 30 circa
115 g burro a temperatura ambiente
200 g zucchero
1 uovo
250 g farina
1 cucchiaino sale
1 bustina di vanillina
½ cucchiaino estratto di cocco (optional)
1 cucchiaino raso bicarbonato di sodio
130 g cocco grattugiato

In una terrina setacciate la farina, il sale e il bicarbonato; mescolate e mettete da parte.

In un’altra ciotola montate il burro a crema. Aggiungete lo zucchero e continuate a montare il composto finchè si presenterà chiaro e leggero.

Incorporate l’uovo, sempre mescolando, la vanillina e l’estratto di cocco. Unite la farina ed il cocco alterandoli.

Amalgamate ma, non lavorate troppo la pasta. Formate due rotoli dal diametro di 4 cm. Avvolgeteli stretti con la pellicola trasparente e poneteli nel freezer.

Al bisogno pre-riscaldate il forno a 180°. Tagliate il rotolo a fette di 3 mm e disponete i biscotti su una placca da forno distanziandoli tra loro. Cuocete  per circa 10 minuti.
tagliati, cotti e mangiati !!!!!!

Servizio fotografico: Stefano Vensi

domenica 10 luglio 2011

FLAPJACKS: CANADIAN PANCAKES


Non potevano mancare le pancakes!!!

Per una colazione da “weekend” o per un brunch, le CANADIAN FLAPJACKS sono facili e veloci da realizzare. I canadesi le chiamano “flapjacks” dal verbo “to flip”: ribaltare/rivoltare e fanno parte di una tipica colazione canadese.
Le pancakes canadesi differiscono da quelle americane. Hanno un impasto particolare e meno denso, che le rende più leggere e spumose. Si presentano anche con una crosta sottile in superficie.

Tradizionalmente servite con burro e sciroppo d’acero, si possono anche aggiungere altri condimenti come marmellata, frutta fresca e panna.
FLAPJACKS
Frittelle canadesi (pancakes)

Ingredienti: per 10 pancakes da 11cm

2 uova
1 cucchiaio miele
2 cucchiai olio di girasole
240 ml latticello*
180 g farina
1 cucchiaio lievito per dolci in polvere
1 bustina vanillina
¼ cucchiaino sale

Per condire:
sciroppo d’acero
burro

In una terrina montate i tuorli con la frusta da cucina. Unite il miele ed amalgamate. Aggiuntevi l’olio e mescolate. Incorporate  il latticello ed amalgamate bene.

In una ciotola unite la farina, il sale, il lievito, la vanillina e mescolate. Incorporate quest’ultimi ingredienti nel composto liquido.

Quando l’impasto è ancora grumoso aggiunte gli albumi montati a neve ferma ed amalgamate ma NON mescolate troppo.

Ungete una teglia  per crepes  o una piastra con il burro. Mettetela su fiamma media. Quando la piastra farà evaporare immediatamente un goccia d’acqua, con un mestolo, versateci  la pastella. Quando la frittella incomincia a gonfiarsi e a formare bollicine ed i bordi incominciano a dorarsi, rivoltatela e cuocetela ancora per un minuto. Entrambi i lati dovranno risultare leggermente dorati. Se tendono a dorarsi troppo, abbassate la fiamma.

Servite immediatamente con burro a tocchetti, irrorato dallo sciroppo d’acero, of course…


Se non servite subito le pancakes, non accatastatele, altrimenti diventeranno “spugnose” ma disponetele su una gratella, magari in forno caldo a 80° finchè verranno servite.


potete fare il “buttermilk” (latticello) in casa: velocissimo (visionate barra menù “Ingredienti produrli e sostituirli” alla homepage).


Servizio fotografico:Stefano Vensi

venerdì 8 luglio 2011

CALGARY STAMPEDE

8-17 luglio 2011


             Photo courtesy: Kevin Scherer acoustic walden/flickr.com
10 giorni  per gli appassionati del genere western!

Calgary Stampede è l’evento più atteso per gli appassionati del rodeo. Il Festival si tiene annualmente a Calgary nel mese di luglio. È una grande festa che dura 10 giorni e coinvolge l’intera  città di Calgary con la sua atmosfera del West. I residenti di Calgary, infatti, vanno al lavoro abbigliati  “western”, con gli stivaloni di cuoio, wranglers e camicie stile jeans, capelli da cowboy,  cinture con fibbie grandi e  lucenti e non manca il fazzoletto a quadrettoni bianchi e blu al collo per immergersi nell’atmosfera. Persino le vetrine sono decorate con tematiche western. Ci sono concerti musicali, bande, spettacoli di abilità, parade, giostre, fuochi d’artificio e tante pancakes e barbecues.

La tradizione di Calgary vuole che durante il Calgary Stampede volontari, comunità e aziende offrono gratis colazione a base di pancakes, in tutta la città e durante i 10 giorni di festività. Questa tradizione nasce nel 1923 quando un guidatore di un carro invitò i passanti a riunirsi a lui per  la colazione.

 Photo courtesy:Chris Bolin  www.flickr.com/photos/calgarystampede/
Il primo Calgary Stampede nacque nel 1912 col nome di “Frontier Days & Cowboy Championship Contest” e solo nel 1923 ne assunse il nome attuale.



Photo courtesy: Yuri Oira  www.flickr.com/photos/yuriboiblu
 
Photo courtesy: Jeff Millar   www.flickr.com/photos/12488301@N08 
I tornei si tengono al Stampede Park e includono principalmente competizioni cavalcando a pelo cavalli e giovenchi, lotta con il bestiame, cattura a lazzo. Ci sono anche le frenetiche corse di carri, tutte esibizioni  con premi da un milione di dollari! 

                                Photo courtesy:Bill Marsh  www.flickr.com/photos/calgarystampede/                                                    
 Il Festival attrae oltre 300,000 visitatori da tutto il mondo e ovviamente ha un forte impatto economico sulla città per non trascurare le radici storiche dell’evento.
Tuttavia non mancano le preoccupazioni da parte delle associazioni animaliste perchè gli animali sono sottoposti a notevole stress durante le esibizioni (non a caso,“stampede” significa fuga precipitosa di animali spaventati o in preda al panico). Negli anni, si sono verificati incidenti in cui gli animali sono morti. Basta pensare che in una corsa di chuckwagons, nel 1986, morirono 9 cavalli.
Nel tempo alcune esibizioni sono state abolite e ci sono periodiche modifiche delle regole per rendere sicuri le esibizioni/gare sia per gli animali che per i cowboys.

Bibliografia:
www.wikipedia.org
www.turismoincanada.com


martedì 5 luglio 2011

ANGEL FOOD CAKE

Oggi, tantissimi anni fa, in un torrido pomeriggio d'estate, nacque mia figlia, un angelo caduto dal cielo. Il suo dolce preferito non poteva non essere l'ANGEL FOOD CAKE, una torta estremamente soffice, morbida e sopratutto bianchissima e con un sapore molto particolare.

Questo dolce è totalmente privo di grassi (anticolesterolo) e si può mangiare così com’è, senza guarnizione, oppure può essere servita con fragole o panna.
L'"Angel Food Cake" è anche conosciuta come “Angel Cake” ovvero “cibo degli angeli” per la sua leggerezza e candore.

ANGEL FOOD CAKE
Torta degli Angeli

Ingredienti:
450 ml chiare d’uovo a temperatura ambiente (11 uova)
1 pizzico di sale
2 cucchiai cremore tartaro
420 g zucchero
205 g farina
1 bustina vanillina
1 cucchiaino estratto di mandorla
1 cucchiaino estratto di vaniglia
1 cucchiaio succo di limone

Copertura:
400 g panna da montare
100 g zucchero a velo setacciato
2 gocce estratto di mandorla
fragole per decorare

Setacciate separatamente la farina e lo zucchero cinque volte e mettete da parte.

In una grande ciotola, con un sbattitore elettrico, montate gli albumi a cui avete aggiunto il sale. Quando saranno spumosi aggiungete il cremore tartaro e continuate a montare gli albumi a neve ben ferma, ma non asciutti. Raccomando vivamente che gli albumi siano a temperatura ambiente perché solo così, una volta montati, acquisiranno maggior volume.
Aggiungetevi gradualmente 260 g zucchero, 2-3 cucchiai per volta, continuando a montare gli albumi a neve ben ferma, avendo cura di amalgamare bene ogni volta che avete aggiunto lo zucchero. Aggiungete l'estratto di  vaniglia,  e l’estratto di mandorla e succo di limone mescolando con una spatola.
Incorporate il restante zucchero mescolato insieme alla farina in quattro volte. Ogni volta mescolate delicatamente con 15 giri di spatola. Dopo aver incorporato la farina e lo zucchero mescolate per altri 14 giri di spatola. ll composto alla fine risulterà denso e lucido.

Versate il composto in uno stampo dai bordi alti con il buco al centro (tipico per angel food cake) oppure in uno stampo a ciambella di 23 cm. NON ungete lo stampo altrimenti il dolce non alzerà. “Tagliate” con un coltello l’impasto per eliminare eventuali bolle d’aria e poi  livellate bene il composto.

Infornate sul piano inferiore del forno già caldo a 180° per 50- 55 minuti o finché la superficie risulterà dorata ed elastica al tatto (toccando leggermente la superficie non rimarrà l’impronta). Abbassate la temperatura del forno a 150° dopo i primi 15 minuti per evitare che la superficie si spacchi.
Rimuovete il dolce dal forno e capovolgete la teglia su un piano per permettere alla torta di rimanere gonfia. Fate raffreddare per almeno due ore. Io suggerisco di tenere la torta così per almeno 12 ore.

Potete servire la torta, a piacere, con fragole fresche zuccherate oppure con una salsa di fragole oppure semplicemente con panna montata.

Salsa di fragole:
Ingredienti:
300 g fragole fresche
2 cucchiai succo di limone
3 cucchiai zucchero da canna

In una casseruola mescolate lo zucchero con le fragole, tagliate a fette nel senso della loro lunghezza, e portate sulla fiamma affinchè lo zucchero non si sarà sciolto. Togliete dal fuoco e aggiungetevi il succo di limone. Fate riposare 15 minuti prima di servire.

Se preferite la glassa:
Montate la panna ben ferma. Incorporate, poco per volta, lo zucchero precedentemente setacciato. Aggiungete l’essenza di mandorla e terminate la montatura.

Suggerisco di mettere un primo strato di panna sulla torta e poi metterla in freezer per un’ora. Questo permetterà la panna di consolidarsi e facilitare la spalmatura della restante panna senza trascinarsi dietro le briciole della torta. Nella decorazione, date spazio alla Vostra fantasia!


Buon compleanno fiorellino!

Servizio fotografico:Stefano Vensi

sabato 2 luglio 2011

ALBERTA: BANFF NATIONAL PARK


Il Canada…una terra immensa che si estende dall’Atlantico al Pacifico, ricca di leggende che parlano di vichinghi e dove ancora permangono i ricordi degi indiani, offre grandi spazi e natura selvaggia, immensi specchi d’acqua, picchi di montagne, fiordi, fiumi, cascate di acqua, parchi con numerose specie animali nonchè modernissime metropoli che si oppongono alle secolari tradizioni dei primi coloni. Ovunque andiate, il Canada vi regala emozioni uniche!!!!

Mistaya Canyon         Photo courtesy: Kevin Scherer  www.flickr.com/photos/kscherer11
Gli spettacolari parchi canadesi sono presenti su tutto il territorio. Nella provincia di Alberta ci sono cinque parchi nazionali:quelli di Banff, Jasper, Elk Island, Waterton Lakes e Wood Buffalo.

Il BANFF NATIONA PARK, che si trova nel cuore delle Montagne Rocciose dell’Alberta, è stato il primo parco nazionale del Canada, istituto nel 1885. Qui girarono di indìani nativi Stoney, Kootenay e Blackfoot.
Si trova a 120 km circa da Calgary, la capitale della provincia ed è ricco di ghiacciai, foreste, laghi e  fiumi.


  Lake Louise          Photo  courtesy : Kelz   www.flickr.com/photos/kellyyy89
Situato all’interno del Parco, il lago prende il nome dalla principessa Louise Caroline Alberta, quarta figlia della Regina Vittoria (1848-1939). È circondato dal Monte Niblock, Monte Whyte e Monte Temple della Montagne Rocciose Canadesi.

Moraine Lake        Photo courtesy: Kevin Scherer  www.flickr.com/photos/kscherer11
Lago glaciale, vicino al villaggio di Lake Louise, è noto per le sue vedute pittoresche. Il colore blu delle sue acque è dato dalla refrazione della luce sulla polvere rocciosa che si trova perennemente depositata sul fondo del lago. L’area intorno al lago è ricca di sentieri per fare trekking.

Elbow River   Photo courtesy: www.wikipedia.org
Questo fiume nasce dal Lago Elbow, nel sud dell’Alberta, attraversa la città di Calgary per poi confluire nel Fiume Bow. È conosciutissimo per fare canottaggio, rafting e trekking.


Herbert Lake      Photo courtesy: Kevin Scherer  www.flickr.com/photos/kscherer11
Una delle zone più note per i sentieri di trekking, ma attenzione ai grizzly!



Two Jack Lake con Mt. Rundle sullo sfondo      Photo courtesy: Kevin Scherer  www.flickr.com/photos/kscherer11
Un paradiso terrestre per gli amanti della natura. Ideale per il canottaggio e kayating. Qui si possono pescare ottime trote, ma le acque sono gelide anche in piena estate.


Lake Peyto         Photo courtesy: Kevin Scherer  www.flickr.com/photos/kscherer11
Prende il nome da un guida e cacciatore di pelli, Bill Peyto. Si colloca nella valle di Wapituk Range. Il colore verde-turchese delle acque è dato dalla presenza di minuscole particelle di roccia che fluiscono nel lago con lo scioglimento dei ghiacci in estate.

La forza della natura e del tempo si rivela sulle rocce in queste cascate dalle acque limpide!


Photo courtesy: Kevin Scherer 
www.flickr.com/photos/kscherer11
 


Stanley Falls fluisce nel 
Beauty Creek Canyon









  







 
Photo courtesy: Kevin Scherer 
www.flickr.com/photos/kscherer11 






Le acque nascono da
un’avallata glaciale al nord
del Castle Mountain,
attraversano
Johnston Canyon
per poi fluire nel Bow River.
          












Acque sulfuree scoperte nella metà dell’Ottocento. Le acque sulfuree della Grotta di Banff
nascono da Sulphur Mountain e si raccolgono poi in un bacino.

 
Banff Cave   Photo courtesy: Kevin Scherer  www.flickr.com/photos/kscherer11

 Il centro principale dell’Alberta National Park è la città di Banff, la quale prende il nome da “Banffshire”, una piccola contea nel nord della Scozia. Banff si trova nella valle del Bow River.

      Banff City  Photo courtesy: RalphShipp   www.flickr.com/photos/63994419@N00


Bow River   Photo courtesy: Kevin Scherer  www.flickr.com/photos/kscherer11
Il nome "Bow" si riferisce alle canne che crescono lungo le sue sponde e che furono usate dai nativi locali per costruire archi.
Il fiume nasce dal ghiacciaio Bow e dal Bow Lake nelle Montagne Rocciose e scorre verso Lake Louise, attraversa le città di Banff, Canmore, Cochrane e Calgary e  congiungendosi con altri affluenti getta le sue acque nella Baia di Hudson. Percorre un totale di 587 km.
Questo fiume è conosciuto a livello internazionale per la pesca di trote della più svariate specie.


Bow Falls vicino a Banff    Photo courtesy: Colin King www.flickr.com/photos/12429254@N00

 Incontriamo alcuni amici……


Bighorn sheep - Pecora selvatica canadese-esemplare di femmina     
 Photo courtesy: Kevin Scherer  www.flickr.com/photos/kscherer1  

















Che caribù!!    Photo courtesy: www.co-operative.coop/toxicfuels















Non poteva mancare il grande grosso grizzly!

 
Grizzle  Bear   Photo courtesy: Grayson  www.flickr.com/photos/96321900@N00
 infine, un fiore di straordinaria bellezza.........un giglio rosso di montagna molto raro
Photo courtesy: Kevin Scherer  www.flickr.com/photos/kscherer11
Bibliografia:

 

venerdì 1 luglio 2011

RED VELVET CUPCAKES

Oggi si celebra Canada Day per commemorare la nascita della federazione canadese il 1° luglio 1867. Se la festa capita di  domenica, la si festeggia il giorno dopo.
È festeggiata con parate, barbecue, picnics, concerti musicali e fuochi  d’artificio.

Colore rappresentativo del Canada è il rosso ed il bianco per cui vi propongo le RED-VELVET CUPCAKES.

L’impasto nasce dalla  “red velvet cake”, orginaria degli Stati Uniti del Sud, conosciuta come la “chocolate cake del sud”.
Si chiama torta “rosso-velluto” perché la reazione del latticello con l’aceto bianco, mescolati con il cacao dà alla torta un colorazione rossastra. Questo prima dell’esistenza dei coloranti alimentari.
RED VELVET CUPCAKES
Minitorte rosso-velluto

Ingredienti:
300 g farina
2 ½  cucchiai lievito per dolci in polvere
110 ml latticello*
20 g cacao amaro in polvere
6 cucchiai colorante alimentare liquido rosso
40 ml colorante alimentare gel rosso
1 cucchiaio aceto bianco
120 g burro
250 zucchero da canna
1 bustina vanillina
2 uova

Copertura:
85 g formaggio cremoso
425 zucchero
1 bustina vanillina
1 cucchiaio panna liquida

Setacciate la farina ed il lievito in polvere per tre volte.

In una ciotola stemperate il cacao, l’aceto bianco ed il colore alimentare. Mescolate bene sino ad ottenere impasto cremoso e senza grumi. Mettete da parte.

In una grande terrina lavorate il burro con lo zucchero e la vanillina finchè diventerà cremoso e leggero. Se utilizzate uno sbattitore elettrico mescolate per 3 minuti circa.

Incorporate le uova, una alla volta, avendo cura di amalgamarle molto bene. Aggiungetevi il composto di cacao e mescolate.

Infine, incorporate la farina ed il lievito, precedente setacciati, alternando con il latticello. Iniziate e terminate con gli ingredienti asciutti.
Se non avete il latticello, mettete 1 cucchiaio di aceto bianco in una tazza. Versateci sopra 110 ml latte. Lasciate riposare per 5 minuti. Mescolate prima dell’uso.

Versate il composto negli stampi per muffins per ¾ della loro capacità ed infornate a 180°. Dopo 20 minuti abbassate la temperatura a 150°  e cuocete per altri 10 minuti o affinchè, inserendo uno stuzzicadenti al centro della minitorta, ne uscirà asciutto e la superficie risulterà elastica al tatto. Rimuovete  le cupcakes dal forno e fatele raffreddare su una gratella.

Per la copertura montate il formaggio con lo zucchero e la vanillina per circa 3 minuti adoperando uno sbattitore elettrico. Aggiungetevi la panna liquida e continuate a montare per altri 2 minuti.

Spalmate la copertura con una spatola oppure riempite una sac a poche e decorate la superficie dei cupcakes.
potete fare il “buttermilk” (latticello") in casa: veloce e facile (visionate barra menù “Ingredienti produrli e sostituirli” alla homepage)

Happy Birthday Canada!    

Servizio fotografico:Stefano Vensi