domenica 29 aprile 2012

HAPPY BIRTHDAY!!!!



Esattamente un anno fa è nato questo blog, canadaDOLCEcanada. Ringrazio tutti coloro che hanno ne 

hanno apprezzato i contenuti. Spero che abbiate colto i sapori del Canada e anche quelli della vita.

Un abbraccio a tutti!!  

Servizio fotografico: Maria Evans

mercoledì 25 aprile 2012

SEASAME COOKIES



Se siete stanchi ed affaticati, sotto sforzo intellettuale o fisico, questi semini sono una miniera di forza e di vitalità. Probabilmente il detto “Apriti Sesamo” si riferisce alle possibilità nutritive, che aprirebbe le porte della forza e della vitalità ad ogni uomo.
Questo piccolo seme, originario dell’India, inoltre è ricco di sostanze calmanti e tonificanti del sistema nervoso, per avere i nervi saldi.
Allora, gustiamo questi buonissimi biscotti ai semi di sesamo, un sano snack……
SESAME COOKIES
Biscotti al sesamo

Ingredienti:
200 g farina
¼ cucchiaino lievito per dolci
110 g burro a temperatura ambiente
140 g zucchero di canna
1 uovo
1 bustina vanillina
130 g  semi sesamo

In una terrina montate leggermente il burro. Aggiungete lo zucchero e la vanillina e mescolate sino ad ottenere un impasto cremoso. Incorporate l'uovo e mescolate vigorosamente.
In un’alta ciotola mescolate insieme la farina, il lievito ed il sale. Aggiungete quest’ultimi ingredienti al composto cremoso ed amalgamate bene. Da ultimo unite i semi.

Trasferite l’impasto su una superficie leggermente infarinata.  Lavorate per qualche minuto fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Formate una palla e, avvolta con la pellicola,  mettete in frigo per un’ ora.
Poi stendete una sfoglia spessa 3 mm circa e ritagliate i biscotti. Disponeteli su una placca da forno leggermente unta.
Cuocete  in forno a 180° per 15 minuti o affinchè risulteranno dorati in superficie.


  Servizio fotografico: Maria Evans

lunedì 16 aprile 2012

L'ALLERGIA ENERGETICAMENTE

Photo courtesy: Guillaume http://www.flickr.com/photos/gyohm

In questo periodo dell'anno molti esseri umani soffrono di disturbi primaverili. Nel periodo dell’anno più importante per tutto ciò che concerne il RISVEGLIO della natura molti lo vivono terrorizzati. Perché?
La natura, nel suo espandersi, travolge tutti gli esseri in un cambiamento repentino, e chi è più restio al cambiamento si allergizza e risponde al cambiamento con un'infiammazione o un sintomo specifico. Spesso nella nostra vita ci sono cose che non accettiamo, che facciamo finta che ci piacciano tanto… Poi all'improvviso qualcosa ci toglie il respiro o ci fa gocciolare il naso e malediciamo la primavera.  Passiamo la vita a giustificare a noi stessi delle situazioni in via di decomposizione, a cercare di fermare e controllare il tempo, questo demone senza pietà, che inesorabile fa tornare la primavera e la necessità del cambiamento.

Photo coutesy:      Informmedia      www.flickr.com/photos/14694871,òNO5

L'impollinazione è, per la pianta, un distacco da sé, un donare qualcosa di sé ad un altro essere, una sorta di abbandono a fondersi con l'altro. Esprime la consapevolezza di una responsabilità nel piano.
Mentre noi in primavera ci ammaliamo: chi si deprime, chi è metereopatico, chi ha le allergie; qualche sintomo di ribellione da qualche parte deve uscire, anche attraverso problemi di pelle. Basta continuare a starsene lontani... Il senso profondo è un po' questo: non sto bene, non posso uscire, svestirmi, incontrare e fondermi in una sorta di impollinazione umana. Ma anche noi rientriamo inevitabilmente nei ritmi della natura.
Perché non usare delle piante invece di chi prende l'antidepressivo o l'ansiolitico? Esistono estratti che ci danno tono, togliendo quella stanchezza profonda che il cambiamento produce:  
l'Angelica cinese (Angelica sinensis): tonificante, immunomodulante e depurativa allo stesso tempo (da usare, però, con attenzione in soggetti che usano anticoagulanti);
Eleuterococco o ginseng siberiano (Eleutherococcus senticosus): immunostimolante ed è in grado di agire sui meccanismi fisiologici che determinano un innalzamento della resistenza fisica allo stress;
Schisandra (Schisandra chinensis), pianta dalle origini cinesi: tonificante, ma con proprietà antinfiammatoria a livello bronchiale. Alcuni studi la reputano un ottimo antidepressivo e depurativo epatico;
Elicriso (Helicrisum italicum), pianta dall'origine mediterranea che è funzionale in caso di allergie di varia natura e problematiche della pelle (psoriasi, dermatiti, etc.) contiene dei flavonoidi, nello specifico la quercitina, che inibisce sia la liberazione sia la produzione di istamina, molecola che provoca bronco costrizione;
Ribes nigrum, da prendere anche insieme alle piante sopracitate, stimolando, in maniera naturale, la corteccia surrenalica.
Photo courtsey:  www.flickr.com/photos/37025171@NO4
Ma se l'istamina o una simil-istamina si generasse anche all'interno della cellula vegetale? Se in un momento di stress, di paura, di necessità di fuga la pianta avesse davvero un rimedio chimico al suo allarme? Se si autoguarisse dalla paura di incontrarsi e fondersi? Se anche per la pianta l'altro può essere un potenziale pericolo proprio come per noi? Se alcune piante si adattassero alla situazione nuova con la produzione di determinati principi attivi?
E noi? Quale molecola possiamo tirare fuori? Credo che il miglior antidoto ai disagi che la primavera ci mette davanti sia il sentire cosa ci muove veramente verso l'altro e sentire se la sua paura è anche la mia; nell'infiammazione io rifiuto ciò che ho davanti, così come nella depressione.
Se la primavera è la stagione della depurazione in senso lato, cominciamo dall'alleggerire il nostro fegato, accettando, attraverso l'introspezione, quanto siamo arrabbiati con noi stessi per non essere perfetti. In questo modo le paure si dissolvono, non ci si deprime, perché non abbiamo più bisogno di nutrirci di solitudine, e ci si muove nella propria imperfezione proprio come l'altro nel quale alla fine ci si riconosce.
Tutto, sempre, ci rimanda ad uno sguardo centripeto.
Photo courtesy:  http://www.flickr.com/photos/ondablv

 Fonte: www.ildiscepolo.com, Donatella Donati 10/03/2008

domenica 8 aprile 2012

EASTER COOKIES


Happy Easter  !!! Oggi si commemora la Resurrezione del Cristo, risorto dopo tre giorni, circa 2.000 anni fa. “Easter”  deriva da “Eostre”, una antica dea anglosassone che veniva onorata durante la Festa della Primavera. Fiore tipico della Pasqua il giglio bianco, simbolo della resurrezione.
Per rallegrare le nostre tavole questi biscotti colorati, squisitamente dolci. 
EASTER  COOKIES
Biscotti festivi

Ingredienti:
90 g burro
80 g zucchero
1 uovo
I bustina vanillina
250 g farina
un pizzico di sale
½ cucchiaino cannella in polvere
4 cucchiai latte
50 g mirtilli rossi secchi
50 gr. scorza di lime ed arancia candite tritate
50 g. cioccolata bianca tritata

In una terrina lavorate il burro finchè sarà chiaro e cremoso. Aggiungete lo zucchero e mescolate sino ad ottenere una crema spumosa. Unite il tuorlo e la vanillina ed amalgamate.
Incorporate la farina, il sale, e la cannella precedentemente setacciati. Unite i mirtilli, le scorze candite, i pezzetti di cioccolata bianca. Aggiungete il latte per ben amalgamare l’impasto.

Trasferite l’impasto su una spianatoia infarinata e formate un rotolo dal diametro di 7-8 cm. Avvolgetelo con la pellicola trasparente e mettete nel freezer per 30 minuti.

Rimuovete da freezer e tagliate a fette dallo spessore di 5mm.
Sistemate i biscotti su una placca da forno leggermente unto. Spolverate con lo zucchero ed trasferite in forno preriscaldato a 175° per 15 minuti  o affinchè leggermente dorati.

HAPPY EASTER !!!




venerdì 6 aprile 2012

CROSS BUNS


Nei paesi anglosassoni questi profumatissimi panini dolci  si consumano tradizionalmente durante la il periodo pasquale, in particolare  il Venerdì Santo.
Sono contrassegnati da una croce (da cui il nome) a simboleggiare  la Croce del Cristo e la Sua Crocifissione.
Questa è una ricetta antichissima che risale ai riti pagani, in onore della dea Eostre (da cui prende origine il nome Easter).

Per onorare il Venerdì Santo vi propongo una ricetta dal sapore antico, ma tutt’oggi ancora deliziosa!
CROSS BUNS
Panini dolci Pasquali

Ingredienti:
200 ml latte
2,5 cucchiaini lievito secco
470 g farina
100 g zucchero
1 cucchiaino sale
100 g burro
1 uovo
scorza grattugiata di 1 limone
scorza grattugiata di 1 arancia
½ cucchiaino spezie miste
¼ cucchiaino cannella
¼ cucchiaino noce moscata
¼ cucchiaino chiodi garofano
50 g uva sultanina
30 g agrumi canditi

Per lucidare:
1 uovo
1 cucchiaio latte

Glassa per le croci:
180 g zucchero velo
7 cucchiai panna liquida

Riscaldate il latte con 1 cucchiaino di zucchero. Togliete dalla fiamma e aggiungete il lievito secco. Mescolate e  fate riposare per 10 minuti.
Sciogliete il burro a fiamma bassa e lasciate intiepidire.

In una terrina unite la farina, precedentemente setacciata, lo zucchero, il lievito,  il sale e  la scorza grattugiata dell'arancia e del limone. Mescolate e formate un incavo al centro.  Unitevi il latte, il burro ed amalgamate. Incorporate l’uovo e lavorate bene il tutto fino ad avere un impasto liscio ed elastico. Infine aggiungete l’uva sultanina ed i canditi.

Formate una palla e ponetela in una ciotola  precedentemente unta d’olio. Coprite con la pellicola, anch’essa leggermente unta d’olio. Questa operazione impedisce che l’impasto si attacchi.
Lasciate lievitare in un luogo tiepido per 1-2 ore o fin quando l’impasto raddoppia.


Quando l’impasto sarà raddoppiato in volume, sgonfiatelo, punzecchiandolo con la punta delle dita. Poi formate delle palline e mettetele a lievitare su una placca da forno, ben distanziate tra loro. Coprite con la pellicola trasparente leggermente unta e fate lievitare ancora  per 1,5 - 2 ore fino al raddoppio.


Per lucidare i buns, mescolate l’uovo sbattuto nel latte. Spennellate la superficie dei buns. Poi con un coltello leggermente unto d’olio incidete una croce su ogni bun. Infornate a 200°  finchè i buns saranno dorati.
Sfornate i buns e metteteli su una gratella a raffreddare. Potete leggermente spennellare ogni bun con del miele per dare una maggiore lucidatura e dolcezza. È un optional.

Nel frattempo preparate la glassa. Mescolate energeticamete  lo zucchero a velo con la panna liquida  sino ad ottenere una crema consistente. Con un sac à poche  disegnate  un croce al centro di ogni bun.
Lasciate asciugare.

I buns si gustano così come sono oppure spalmati col burro, oppure divisi in due, tostati e farciti con burro  e formaggio.                                                Molto versatili!!!!!


Servizio fotografico: Maria Evans